sabato 8 dicembre 2012

Le Mostrolimpiadi

Il mostro ha un rapporto molto particolare con i sonagli e i giochi in generale. O li ama come se al mondo nient'altro abbia realmente un senso. Vedi la giostrina con le apette, che per un mese mi ha concesso l'opportunità di andare al bagno in pace senza la sirena in sottofondo. Credevo sarebbe durato per sempre, quello sguardo innamorato e sognatore al passaggio dell'ape arancione, sua unica indiscussa passione. E invece mi sbagliavo. Un bel giorno il mostro ha deciso che le apette gli piacevano ma solo se a guardarle c'ero anch'io. Della serie, tu me le affibbi, e ora te le subisci con me. Appena provavo in punta di piedi ad allontanarmi girava la testa come il velociraptor di Jurassic Park. Tempo 6 secondi e scattava l'allarme. Fine di un sogno.

Dicevo, o ama i giochi alla follia, oppure li guarda con un'espressione che in sintesi dice: "Non capisco. Da che pianeta arriva?". Mi verrebbe da rispondergli "dal tuo, piccolo mostro a cui non piace niente di niente e che non lasci nemmeno la tua navicella madre andare al bagno in santa pace". Ma poi mi trattengo pensando alle donne Napisan e gli sfodero un bel sorriso.

Comunque ho tirato le somme e ho indetto le Mostrolimpiadi. Le olimpiadi dei sonagli che Vittorio possiede al momento.

In quinta posizione, il coniglio appeso. Firmato Gap. L'ho comprato con un entusiasmo tale che sembrava lo stessi scegliendo per me. Senza contare che lo tiri e lui fa una musichina dolcissima. E.T. l'ha guardato, ghigno schifato, si è voltato dall'altra parte e ha fissato la parete per un quarto d'ora. C'è esplicitazione più chiara e trasparente di questa?

In quarta posizione, l'orsetto dudu firmato Ikea. Poco pagare, poco avere. Lo dice anche Tata Thelma, è una garanzia. Glielo abbiamo comprato prima che arrivasse da Marte. Non se lo è mai filato, ma non lo accettavo e ho sempre voluto darmi delle giustificazioni: "E' piccolo, ancora non vede, non mette a fuoco e non può apprezzarlo" - "E' un dudu senza musichina, deve ancora crescere per vederlo con altri occhi". Sono passati quasi 4 mesi e continua a guardare con più interesse le ombre sul soffitto.

Veniamo alla terza posizione. La rana verde e rosa della Chicco. Sonaglio potente. Così potente che all'inizio il mostro ne è rimasto traumatizzato. Poi ha capito che era innocua e ad oggi è convinto che il gioco sia infilarla tutta in bocca, ignorando l'abc della geometria. Continua a non avere la più pallida idea di come usare il sonaglio. Sulla scatola c'è scritto che è per bambini superiori ai 3 mesi, perciò tutto torna. Lui non è un bambino, è un mostro. Per questo non è capace.

Seconda posizione. A una spanna dal primo posto, c'è lui. L'ORSO BUCO. Giuro che ogni riferimento alla sessualità del sonaglio è puramente casuale. Il nome infausto è stato scelto dal papà di Vittorio alle 21.30, in orario di cena e con il miraggio dell'ossobuco che io cucino tanto bene.
Il nano ADORA l'orso buco e glielo dimostra addentandolo. Ma il pelo corto lo fa sputazzare per delle mezze ore e così desiste lanciandolo per terra. E' il cosiddetto sonaglio paraculo: ci hanno messo il cuore di gomma per farlo mordere, ma il resto è di peluche. Ora va bene che il neonato è essere pensante... ma non abbastanza da sapere cosa infilare in bocca.





Vince a mani basse Mister Palle (anche questo nome è stato individuato con non si sa quale logica dal padre di E.T.). Gioco della ItsImagical pensato per neonati di almeno 6 mesi. Ma Vittorio se ne frega e lo guarda roteare sul tavolo con ammirazione totale. 

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