martedì 7 maggio 2013

Un altro ritaglio per te

Sai, oggi ero davanti a quel portone di corso Vittorio Emanuele e guardavo il viavai incessante di persone come fosse un film lontano.
Quell'uomo che viveva là dentro non l'ho mai conosciuto. Tutto il male e il bene di lui l'ho letto sui giornali o l'ho visto in televisione. Ma la sensazione netta era che in fondo quell'uomo era un pezzo anche della mia, di vita, perché da quando ho memoria un Giulio Andreotti è sempre esistito, ed è sempre stato il divo.
Oggi qualcuno scherzava: tanto domani rispunta dalla tomba, "ci siete cascati". Perché che anche Giulio Andreotti muoia davvero è una notizia sorprendente.
Domani ripeterò il solito gesto che compio da circa nove mesi nei giorni in cui qualche notizia mi sembra più giusta a comporre il tuo puzzle: darò un'occhiata ai giornali e sceglierò quello con il titolo migliore; dopo averlo letto ritaglierò quel titolo, magari una foto, e li conserverò per te.
Quando avrai un'età per interessarti ai miei ritagli scoprirai così che un uragano col nome dolce di donna è stato in grado di portarsi via cento anime in poche ore e ridisegnare le cartine geografiche della zona di New York.

Che i Maya non ci azzeccano manco un po', per fortuna.

Che la gente negli USA fa come nei videogames e uccide. Decine di bambini. Spesso.

Che un uomo lanciato a tutta velocità da 39mila metri di altezza supera la velocità del suono. E gli mancano due o tre rotelle ma sicuramente è felice.

Che il Festival di Sanremo è una continua brutta notizia: quando finalmente sembra che Elio abbia la vittoria in pugno, arriva primo Marco Mengoni.

Che in Italia un movimento con cinque stelle si è portato a casa un terzo dei voti del Paese.

Che un Papa si è dimesso e un altro da molto lontano è arrivato, tanto che in Vaticano ce n'erano due insieme.

Che un uomo ultraottantenne ha amato l'Italia al punto di farsi rieleggere Presidente per la seconda volta pur di tenerne insieme i cocci. Ma che si commuoveva continuamente, che nemmeno mia nonna davanti alle telenovele.

Che anche quelle figure misteriose, controverse e apparentemente immortali che hanno fatto la storia di questo malandato Paese, a un certo punto muoiono.





1 commento:

  1. Ti faccio i miei complimenti, hai avuto un'ideona, chissà se al piccolino interesserà... ma ai posteri sicuramente sì :)

    RispondiElimina