sabato 7 dicembre 2013

Amsterdam is made for dancing



In realtà se dovessi dare un titolo al weekend di Amsterdam lo chiameresti "come essere completamente stupidi anche senza l'uso di droghe. "E gli olandesi e la loro apertura mentale al sesso e agli stupefacenti se ne facciano una ragione".

Tre giorni sono pochi per vedere qualsiasi posto nel mondo, anche il più piccolo e brutto. Però se costretta te li fai bastare e condensi tutto in 72 ore. Anche ad Amsterdam.

Prendi una bici e cominci a girare come una trottola. Per le nove strade, per Jordaan, sulle rive dei canali. Al mercatino di Albert Cuypstraat. Vai a vedere Van Gogh, mangi formaggi e biscotti allo zenzero, bevi vino rosso e balli in giro per casa. Vai a cena fuori, l'aperitivo lo prendi al Conservatorium dove lascerai il cuore e gli occhi per sempre. Poi fai un giro per il quartiere a luci rosse, con annessa domanda sul come sia possibile in due metri quadrati di strada racchiudere una enorme chiesa e il sesso a pagamento, con le sue prostitute quasi tutte in abbondante sovrappeso e piuttosto distanti dalla tua idea del bello.

Fotografi tutto. Tutti. Le vetrine dei bar, che sono assolutamente perfette. I contrasti di luce sull'acqua. Le case storte. I cestini delle bici, che sono la tua passione da sempre.

Poi quando torni pensi che ci tornerai sicuramente, ad Amsterdam. E che tre giorni valgono bene una messa.



2 commenti:

  1. Prima o poi dovrò farlo, un viaggio breve. Mi scoraggio sempre, all'idea del poco tempo :)

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  2. Volevo viverci ad Amsterdam, accidenti

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